America Latina – Bollettino Proyecto Arrupe 2020, n° 3, gennaio 2021 – Il servizio come cammino verso la speranza

Nel 1971, P. Pedro Arrupe, SJ visitò l’Ecuador: una delle opere più rappresentative è il Centro del Muchacho Trabajador, opera dei gesuiti per i bambini lustrascarpe che lavoravano per la strada. Come segno profetico e umile, P. Arrupe si lasciò pulire le scarpe solo se avesse potuto lucidare le vecchie scarpe del bambino.

P. Arrupe, in qualità di Superiore Generale della Compagnia di Gesù, spinse i gesuiti a un’effettiva preoccupazione per la giustizia nel mondo; a lavorare per contrastare le cause strutturali delle ingiustizie. Ma spinse i gesuiti anche a lavorare per porre rimedio ai bisogni urgenti e immediati. Un esempio è stato il suo interesse per i rifugiati.

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Nella Compagnia si leggevano, quasi in contemporanea, le notizie dei quotidiani che parlavano dell’esodo via mare di numerosi migranti da paesi dell’Estremo Oriente, su imbarcazioni piccolissime e fragili, e i telegrammi di Arrupe indirizzati a tutti i superiori provinciali con i quali chiedeva loro di interessarsi di quelle persone. Così, di fronte alla terribile situazione che presentava la mappa dei rifugiati, i cui campi profughi aveva visitato in Cambogia, Tailandia e in altri paesi, il 14 novembre del 1980, fondò il Jesuit Refugee Service (JRS). È stata la sigla della sua epopea apostolica, troncata dalla malattia sopraggiunta nell’agosto dell’anno successivo. Un Arrupe malato, nonostante le sue difficoltà motorie, visitò frequentemente i rifugiati che venivano assistiti da un gruppo di giovani gesuiti del Collegio del Gesù, a Roma.

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Pubblicato da SJES ROME - Coordinatore delle comunicazioni in SJES-ROME
SJES ROME
Il SJES è un'istituzione gesuita che aiuta la Compagnia di Gesù a sviluppare la missione apostolica, attraverso la sua dimensione di promozione della giustizia e della riconciliazione con il creato.

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